Infiammazione delle basse vie urinarie del gatto: come riconoscerle
Per infiammazione delle basse vie urinare si intendono tutte le patologie che colpiscono vescica e uretra, denominato FLUTD (dall’inglese Feline Lower Urinary Tract Disease), comprendono quindi ostruzioni uretrali/urolitiasi abbastanza frequenti soprattutto nel gatto maschio e cistiti (che possono essere di varia natura quindi batterica, infettive, infiammatorie o idiopatiche). Tutte le patologie hanno sintomi simili tra loro ma a seconda dell’eziologia l’approccio diagnostico e terapeutico cambia.
Come può accorgersene il proprietario?
Problema nella minzione quando:
hanno difficoltà ad urinare (la cosiddetta disuria) il gatto entra e esce dalla lettiera facendo sforzi improduttivi o solo piccole gocce
un’urinazione inappropriata o dolorosa accompagnata da vocalizzazioni o quando non la fanno nella lettiera, la fanno fuori o sul divano o in luoghi inconsueti
la perdita di gocce di sangue
leccamento dei genitali o della zona della vescica provocando la formazione di zone alopeciche addominali.
Fattori Predisponenti
Il gatto maschio è più predisposto rispetto alla femmina, poiché ha una conformazione anatomica diversa dell’uretra che si presenta più lunga e soprattutto più stretta e quindi più facilmente ostruibile.
le cistiti idiopatiche feline, ovvero quelle date da stress, sono più frequenti nei gatti giovani mentre infezioni urinarie o neoplasie è più facile trovarle nel gatto adulto o anziano, poiché è più facile che vadano incontro a infezioni urinarie dal momento che c’è un abbassamento delle difese immunitarie con l’età.
La stagionalità dei calori influisce con la comparsa delle cistiti da stress.
La qualità del cibo è importante per evitare disturbi delle vie urinarie ma è anche importante dire che ci deve essere una predisposizione individuale.
Dal Veterinario
Al primo campanello d’allarme il gatto va portato dal veterinario che con la palpazione dell’addome può capire se la vescica è vuota o se è piena, cioè sovradistesa, che segnala uno stato di emergenza, Il veterinario assocerà alla visita clinica indagini diagnostiche quali ecografia urogenitale e radiografie e così potrà accertare se l’ostruzione è stata causata da eventuali calcoli. Già dopo 24/48 ore dal blocco urinario possono comparire anche sintomi più sistemici, quindi più gravi: il gatto visibilmente sta male, può smettere di mangiare, essere letargico, fino ad arrivare anche al collasso che può avere anche esito fatale. L’ostruzione uretrale dovrà essere risolta tramite cateterismo che permette la disostruzione dell’uretra e la fuoriuscita delle urine accumulate in vescica. Talvolta, però, esistono dei casi in cui non è possibile risolvere l’ostruzione tramite la cateterizzazione o addirittura ci sono casi in cui l’ostruzione è recidiva, allora l’unica ma risolutiva soluzione è l’uretrostomia.
Prognosi
Il rischio di recidiva dopo il primo episodio varia dal 15 al 40%. L'ostruzione uretrale del gatto è una patologia potenzialmente fatale che necessita di essere trattata tempestivamente. Per questo motivo consigliamo di non trascurare nessun atteggiamento di un gatto che mostri difficoltà di urinazione ma di rivolgersi subito al proprio medico veterinario di fiducia